I disturbi alimentari: anoressia e bulimia
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I disturbi alimentari: anoressia e bulimia


I disturbi alimentari: anoressia e bulimia

I disturbi alimentari sono alterazioni del comportamento alimentare caratterizzati da una inadeguata assunzione e assorbimento di cibo che comportano una significativa compromissione del benessere psicofisico da parte dell'individuo.

I quadri tipici di disturbi alimentari sono l'anoressia nervosa e la bulimia nervosa; esiste anche la bulimoressia che è l'insieme delle due precedenti.

I disturbi alimentari comprendono patologie dai sintomi di entità variabile per frequenza e intensità.

Un individuo è reso vulnerabile ai disturbi alimentari per il combinarsi di fattori predisponenti individuali:

  • genetici

  • fisici come il disagio per il proprio corpo e il sovrappeso

  • psicologici come una scarsa autostima e la tendenza al perfezionismo e l'ansia

  • familiari come in presenza di conflitti e separazioni oppure

  • socio-culturali come la pressione sulla magrezza e la richiesta di prestazioni

In generale, le manifestazioni orali più frequenti in corso di disturbI alimentari sono a carico dei denti, delle ghiandole salivari, del parodonto e della mucosa orale.

Conseguenza della disfunzione della parotide è la diminuzione del flusso salivare cosiddetta “Xerostomia” o secchezza della bocca che insieme ai cambiamenti del ph orale rappresenta un fattore predisponente della maggiore incidenza delle carie.

La saliva infatti favorisce la lubrificazione delle mucose e l'auto detersione dei denti durante la masticazione; esercita un'importante potere tampone sul controllo del ph orale.

Induce quindi la remineralizzazione in presenza di demineralizzazione dello smalto, aiuta e attiva la prima digestione con la formazione del bolo alimentare.

Dunque la marcata riduzione o l'assenza di saliva causa difficoltà nella masticazione, nella deglutizione, nel linguaggio.

L'erosione dello smalto dei denti è causata da vomito e dal perdurare del contenuto gastrico acido nella cavità orale.

Il danno erosivo è dovuto soprattutto alla presenza nel cavo orale di un succo gastrico che ha un ph minore di 2 rispetto ad un ph normale che dovrebbe essere intorno a 6/7.

L'acidità dei succhi gastrici rigurgitati provoca la demineralizzazione dello smalto con comparsa di eruzioni chimicheche in presenza di spazzolamento errato o dentifrici abrasivi e altri fattori irritanti possono evolvere in vera e propria perdita di sostanza.

Ovviamente l'elevata frequenza del vomito è una condizione per la presenza di erosione.

In fase iniziale le erosioni compaiono sulle superfici palatali di incisivi, canini e primi premolari mascellari, mentre negli stadi più avanzati si estendono anche alle superfici occlusali di molari e secondi premolari mascellari e mandibolari.

L'odontoiatra durante la visita, dovrà svolgere sia un'azione preventiva che un'azione intercettiva.

L'azione preventiva verrà esplicata raccogliendo informazioni sulle abitudini di igiene orale e alimentare del paziente.

L'azione invece intercettiva verrà applicata avendo adeguata conoscenza di segni e sintomi delle più eclatanti manifestazioni nel cavo orale dei disturbi alimentari.

L'odontoiatra durante l'anamnesi, sulla base di segni obiettivi, deve cercare di instaurare un colloquio con il paziente entrando nel campo psico-comportamentale.

Ci vuole molta delicatezza in queste situazioni avendo spesso di fronte ragazze molto giovani, poiché il paziente si potrebbe irrigidire.

Indispensabile è non giudicare, ribadire con calma le proprie preoccupazioni per la salute del cavo orale e la convinzione che il problema deve essere valutato focalizzando l'attenzione sui problemi riscontrati; invitando quindi il paziente a recarsi da un esperto in disturbi alimentari per una valutazione o consigliandogli specialisti affinché possa rivolgersi a loro.

L'odontoiatra dovrà poi anche consigliare un trattamento igienico domiciliare congruo.

Infatti il contenuto acido del vomito rappresenta una seria minaccia per lo smalto degli elementi dentali.

Pertanto si consiglia:

- di sciacquare la bocca con acqua, soluzioni neutre o leggermente saline per neutralizzare l'acidità del cavo orale

- proteggere i denti durante gli episodi di vomito con una mascherina individuale

- spazzolare i denti almeno 30 minuti dopo il vomito per evitare ulteriori abrasioni dello smalto già eroso dai succhi gastrici.

- utilizzare poi quotidianamente collutorio, applicare gel al fluoro a ph neutro direttamente sullo spazzolino o in un cucchiaio preformato

- eseguire un accurato spazzolamento della lingua importante sede di microrganismi patogeni

In presenza di xerostomia, usare sostituti della saliva, gomme da masticare non zuccherate, fare frequenti sciacqui con acqua, cubetti di ghiaccio o caramelle senza zucchero sciolti in bocca.




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