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L’apparecchio per la terapia ortodontica fissa

Immagine del redattore: Dottoressa Bernardini Silvia NinaDottoressa Bernardini Silvia Nina

L’apparecchio per la terapia ortodontica fissa. Com’è fatto?

È un sistema di attacchi (brackets), bande, tubi e fili metallici applicati direttamente sui denti al fine di spostarli verso le direzioni prestabilite.

Tipicamente è posizionato sulla superficie esterna dei denti, verso le labbra e le guance, e, anche se esistono numerose varianti, rappresenta il sistema più utilizzato, perché affidabile e predicibile.

Questo è il trattamento più classico, conosciuto e studiato, anche se oggi è meno richiesto per via dell’estetica poco accattivante.

Tuttavia, con i pazienti più piccoli, tipicamente adolescenti, è possibile giocare con le legature colorate che vengono cambiate ad ogni controllo, cosa che risulta molto simpatica e divertente e capace di fargli rendere più accettabile il trattamento.

In tempi più recenti, l’evoluzione nei materiali ha permesso di applicare i dispositivi anche sul lato interno dei denti, verso la lingua e il palato.

Questa tecnica si chiama ortodonzia “linguale”, ed è apprezzata dai pazienti perché l’apparecchio praticamente non si vede.



Rappresenta un approccio innovativo alla terapia ortodontica tradizionale: è l’unica possibilità che ha il paziente adulto per sorridere senza imbarazzo durante il trattamento ortodontico fisso.

Essa permette al paziente di svolgere il suo normale stile di vita senza subire l’ingombro estetico di un apparecchio ortodontico convenzionale quali piastrine metalliche o trasparenti.

Gli attacchi sono completamente personalizzati, perché progettati sulla base delle indicazioni dell’Ortodontista e consentono all’apparecchio di adattarsi in maniera ottimale alla tua dentatura. Inoltre, lo spessore estremamente ridotto dell’attacco minimizza le problematiche fonetiche dovute all’ingombro linguale e palatale dell’apparecchio correttivo.

Gli attacchi vengono incollati sulla faccia interna (linguale) dei denti.

La velocità di trattamento è sovrapponibile a quella degli apparecchi tradizionali esterni, dato che vi è sempre il costante controllo tridimensionale dei denti.

Tuttavia è spesso più complessa da gestire e talvolta più lenta nei risultati, oltre a dare superiori difficoltà nell’igiene e dolori alla lingua.

Alternative estetiche all’apparecchio linguale sono i brackets in ceramica e zaffiro o materiali polimerici, che essendo bianchi o trasparenti si notano meno anche se posizionati sul lato esterno dei denti.





Il loro speciale design prevede un maggiore comfort, durata degli appuntamenti in studio più corti e trattamenti più brevi.

La loro traslucenza, tipica della ceramica, aiuta a camuffare l’aspetto delle apparecchiature utilizzate; la naturale bellezza del sorriso del paziente non viene offuscata dal trattamento.




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