L’igiene orale durante la gravidanza
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L’igiene orale durante la gravidanza


L’igiene orale durante la gravidanza

La gravidanza rappresenta un delicato periodo in cui si verificano nel corpo femminile i numerosi e veloci cambiamenti i cui effetti producono alterazioni anche nel cavo orale.

Il periodo della gestazione viene diviso in tre trimestri:

– nel primo trimestre avviene l’organogenesi cioè la formazione degli organi e l’embrione è particolarmente a rischio di sviluppare anomalie

– nel secondo e terzo trimestre lo sviluppo degli organi è completato ed il feto continua a crescere e maturare fino a raggiungere il peso di circa 3,5 kg alla nascita

Durante la gravidanza particolari infezioni, farmaci, ma anche tabacco, radiazioni e sostanze inquinanti possono avere effetti nocivi sul feto.

Molte infezioni contratte durante la gravidanza possono essere causa di difetti e malformazioni nel neonato. 

Tra le principali sono da ricordare varicella, morbillo, rosolia, parotite, Herpes virus, AIDS, sifilide, epatite B.

Anche l’assunzione dei farmaci è tendenzialmente da evitare poiché la maggior parte attraversa la placenta e quindi sono ritenuti dannosi in particolare nei primi mesi di gravidanza

Sono sempre considerati tossici i tranquillanti, le anfetamine, i barbiturici e droghe pesanti.

Per quanto riguarda gli antibiotici, si dovrebbero evitare le tetracicline nel secondo e terzo mese di gravidanza poiché queste si depositano a livello delle gemme dentarie del feto con conseguenti fenomeni di decolorazione, fluorescenza, displasia dello smalto.

Assolutamente da evitare è sicuramente il fumo in gravidanza.

La madre che fuma può provocare aborto spontaneo, parto prematuro, nascita di neonati sottopeso, aumento del rischio di mortalità neonatale e dello sviluppo di malformazioni.

E’ ormai assodato che anche il fumo passivo può nuocere durante la gravidanza.

Durante la gravidanza la madre dovrebbe modificare il proprio stile di vita, evitando il fumo, l’assunzione di farmaci e curando l’alimentazione in particolar modo preferendo cibi che non abbiano subito manipolazione industriali e siano possibilmente non cariogeni.

Dal punto di vista delle manifestazioni orali durante la gravidanza le gengiviti sono molto frequenti.

Ecco perché sarà fondamentale mantenere un corretto livello di igiene orale.

Una manifestazione evidente è l’epulide gravidica, escrescenza rotondeggiante che si può attribuire agli effetti del progesterone e dell’estrogeno sul sistema immunitario.

La lesione causa problemi funzionali o effetti dannosi sul parodonto, provoca emorragia e dolore durante la masticazione può essere rimossa in tutta sicurezza con anestesia locale anche durante la gravidanza preferibilmente nel secondo trimestre.

In gravidanza c’è poi una maggiore tendenza alla carie dentale ma dobbiamo sfatare La leggenda secondo cui si diceva che per ogni figlio la donna avrebbe perso un dente.

La credenza che la carie sia dovuta ad una perdita di calcio dei denti a favore dello scheletro del bambino è assolutamente falsa in quanto il calcio è prelevato direttamente dal sangue e quindi dalle ossa della madre che ne costituiscono un serbatoio notevole. 

A favorire l’incidenza delle carie sono piuttosto i cambiamenti fisiologici che caratterizzano la gravidanza, come la variazione delle abitudini alimentari, un aumento della frequenza e del consumo di carboidrati e zuccheri e la maggiore concentrazione di acidi nella saliva in caso di vomito.

La saliva inoltre In gravidanza si arricchisce di glicoproteine e diviene particolarmente viscosa riducendo le sue importanti funzioni di detersione e remineralizzazione delle superfici dentali.

Se la madre passa un periodo di nausea e vomito può essere particolarmente utile raccomandare alla gestante di risciacquare la bocca con una soluzione in un cucchiaio di bicarbonato di sodio per riequilibrare il PH del cavo orale dopo il vomito oppure di utilizzare un collutorio con fluoro per proteggere i denti.

L’igiene orale va curata e mantenuta anche dopo il parto a vantaggio della propria salute orale e di quella del bambino perché è noto il rischio di trasmettere al neonato tramite la saliva batteri patogeni come lo Streptococcus Mutans.

Durante la gravidanza si devono evitare le radiografie, tassativamente nel primo trimestre.

La gravidanza non è comunque un buon motivo per rimandare le cure dentali di routine e necessari trattamenti per i problemi di salute orale.

Il momento più idoneo per la loro esecuzione è il secondo trimestre soprattutto tra la quattordicesima e ventiquattresima settimana di gestazione allorquando il rischio di aborto spontaneo è basso, l’organogenesi è completa e la donna è in migliori condizioni generali.

Il terzo trimestre presenta alcune problematiche come l’aumento del volume addominale e di rischio di compressione della vena cava inferiore cioè fondamentalmente la paziente in gravidanza fatica a stare seduta sulla poltrona del dentista.

 Per quanto riguarda la programmazione degli appuntamenti dal dentista, in generale la paziente dovrebbe essere visitata almeno 3 volte durante il periodo della gravidanza quindi una volta ogni tre mesi.

La seduta di igiene orale deve essere breve per cui in caso di abbondanti quantità di tartaro è preferibile programmare una serie di appuntamenti

In caso di gengiviti il richiamo dovrebbe essere mensile o ogni due mesi anche per tutto il periodo dell’allattamento.


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